Il Dry Aging, quel metodo tutto naturale

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Nel mondo del food e della ristorazione le novità sono in continuo aumento. Tra i maggiori trend degli ultimi mesi, non stupisce che in testa alla classifica ci sia l’attenzione a ciò che mangiamo e un forte interesse al ritorno alle tradizioni antiche e ai prodotti naturali o trattati con metodi provenienti anche dal passato.
Si tende sempre di più a riscoprire quello che i nostri nonni sapevano e conoscevano bene.
Ma cosa c’entra tutto questo con Steak Home?
Steak Home, come già abbiamo detto, nasce dopo molti studi e ricerche approfondite sulla qualità della carne, la ricerca dell’allevamento migliore, del taglio più adatto e, ovviamente, anche del metodo di frollatura.
È stato scelto il metodo Dry Aging, cioè un metodo che i nostri nonni, magari inconsapevolmente, conoscevano molto bene e che in Italia sta prendendo sempre più campo.
Tra i primi nel nostro paese ad utilizzare e sviluppare questo metodo di frollatura è stato proprio Steak Home, installando all’interno del locale apposite celle per controllare quotidianamente il processo per arrivare a ottenere una carne tenera, marezzata alla perfezione e con un’aroma unico.
Perché il Dry Aging può essere considerato un metodo naturale?

Perché fin dall’antichità, in assenza delle attuali tecnologie, per conservare la carne al meglio, si faceva essiccare all’aria, per farle perdere l’acqua ed eliminare così un terreno molto fertile per i batteri.
Perdendo l’acqua, la carne assume un sapore molto più intenso, diventa tenera internamente e ottiene una marezzatura che dà vita a un’armonizzazione particolare delle parti grasse con quelle magre.
Se, nell’antichità, le abilità del macellaio dipendevano molto anche dalle condizioni atmosferiche, che non potevano essere controllate alla perfezione, oggi il problema viene risolto con le apposite celle frigorifere (come quelle costruite all’interno di Steak Home, che il cliente può vedere). Queste, però, devono essere impostate da addetti esperti, che regolino bene l’umidità, la temperatura e il tempo di permanenza.
Al termine del periodo di frollatura, che da Steak Home va da un periodo di 2 settimane fino a 12, la bistecca ha un aspetto che potrebbe lasciare inizialmente perplessi coloro non ancora abituati a questo eccellente prodotto, poiché avendo perso una buona percentuale di acqua ( e quindi di peso) la superficie appare scura, ruvida e dura. Bastano le mani degli esperti di Steak Home per riportarla al massimo splendore, togliendo le parti superficiali e ossidate e facendo acquisire nuovamente alla carne un bel colore rosso.
Tenera, marezzata al meglio, e con un’esplosione di sapore “antico” e unico, la bistecca Dry Aged è la regina indiscussa della carne per veri intenditori. Chi non l’avesse ancora provata, può farlo ogni volta che vuole da Steak Home, a Serravalle Pistoiese, in Via Marlianese, 65.

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